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Escursionismo Invernale

Da diversi anni l’escursionismo su neve è diventato un fenomeno molto diffuso e sempre più persone sono attirate dall’ambiente montano invernale organizzando in autonomia escursioni e gite all’aperto. Non bisogna dimenticare che questa attività richiede conoscenze specifiche e un’attenta preparazione della gita su sentieri innevati e/o ghiacciati. 

L’orientamento è messo alla prova, le giornate sono più brevi, l’ambiente e il suolo possono cambiare profondamente a seconda dei versanti e dell’esposizione. 

Ogni anno il Soccorso Alpino e Speleologico, specialmente all’inizio della stagione invernale, è chiamato ad intervenire in numerosi casi di soccorso di persone scivolate lungo itinerari ghiacciati, piccoli nevai, tratti con erba gelata in pendenza. Con una migliore pianificazione e una più attenta cultura della sicurezza – e con attrezzatura adeguata – molti incidenti escursionistici invernali possono essere evitati. Una piccozza e dei buoni ramponi sono spesso fondamentali nello zaino e possono evitare situazioni spiacevoli. 

Anche per escursioni semplici, ma al di fuori di percorsi noti e tracciati, è fondamentale avere al seguito ARTVa, sonda e pala ed essere correttamente formati per intervenire nel caso di distacco di una valanga. 

Le cose da sapere

I ramponi sono attrezzi appartenenti all'equipaggiamento alpinistico utilizzati per la progressione su ghiaccio o neve ghiacciata. Quelli "classici" sono costituiti da punte metalliche che vengono mantenute solidali agli scarponi grazie a un intreccio di cinghie che sono poi strette da una o più fibbie. I ramponi di stampo moderno (detti ramponi ad attacco rapido) sono invece dotati, nella parte anteriore, di un segmento in acciaio destinato a porsi nel corrispondente incavo degli scarponi da ghiaccio a suola rigida e, nella parte posteriore, di un meccanismo a scatto che ne consente il fissaggio.

Fino agli anni settanta fu costruita in legno (per il manico) e in acciaio (in particolare acciai con percentuali di carbonio elevate, cioè superiori al 1.6%, per garantire la giusta tenacità e resistenza). Ora il legno è stato sostituito da acciaio o alluminio ma soprattutto l'attrezzo si è specializzato secondo l'uso: le piccozze per alpinismo o sci-alpinismo sono caratterizzate da una forma molto simile a quella delle prime piccozze e puntano specialmente alla leggerezza mentre quelle per l'arrampicata su ghiaccio (es. cascate di ghiaccio) presentano una manico curvo, la becca molto inclinata verso il basso (e spesso intercambiabile in funzione del tipo di ghiaccio). Possono essere prive di paletta ed avere al suo posto una massa battente per piantare i chiodi (piccozza-martello, di solito utilizzata in coppia con una piccozza con paletta). L'evoluzione della forma della piccozza si accompagna con quella della tecnica di progressione che a partire dagli anni settanta ha visto la diffusione della progressione frontale o piolet-traction per l'arrampicata su ghiaccio.